Pavia, 13 novembre 2015
Compie 100 anni l’ultima componente della squadra della Ginnastica Pavese che alle Olimpiadi di Amsterdam nel 1928 conquistò la medaglia d’argento!
Quando di anni sulle spalle ne hai cosi’ tanti, ma così tanti che le tre cifre non ti fanno piu’ effetto da un pezzo, ecco che anche quando qualcuno dei tuoi di anni arriva a compierne cento, I tuoi occhi vedranno il festeggiato come il tuo bambino con solo qualche candelina in piu’ sulla torta.
Il 13 novembre toccherà a Carla Marangoni trovarsi nel ruolo del “festeggiato speciale”: ma non sarà solo lei a trovarsi a palpitare per un momento grande, ma chiunque creda ed ha creduto che fare sport, quello vero, ti porti ad essere una persona apparentemente normale, ma in realtà molto speciale.
Partecipare alle Olimpiadi, vincere una medaglia d’argento a 12 anni, tornare a casa festeggiata alla stazione di Pavia dalla cittadinanza e da tutti I soci della Ginnastica Pavese “in attività ed in disarmo”, continuare a praticare attività agonistica ancora per anni non è da tutti. Non è da tutti, soprattutto se si pensa che si parla dei Giochi Olimpici del 1928, che si trattava della prima medaglia in assoluto della sport italiano a livello femminile, che una bambina di 12 anni si ritrovava al centro dell’attenzione con le sue compagne, dopo aver vissuto nei giorni precedenti l’emozione della celebrità, andando a portare il saluto dello sport italiano alla Regina d’Olanda, padrona di casa…
Altri tempi ma tempi che si perpetuano anche ai giorni nostri, perchè chi Pavia la vive ogni giorno puo’ testimoniare il fatto che cose apparentemente normali siano in realtà veramente speciali ed uniche.
La Ginnastica Pavese, quella stessa Pavese che aveva “letteralmente spedito -prima in ritiro a Pallanza e poi -in treno- fino ad Amsterdam” -dodici delle sue piu’ brave allieve con il proprio istruttore a difendere I colori della nazionale italiana, è ancora saldamente in Via Porta, sotto quella torre che aveva visto quelle dodici ragazzine allenarsi giornalmente per anni. Per I pavesi è “normale” scorrere settimanalmente sui media i risultati degli atleti della Ginnastica Pavese negli sport più tradizionali, ma il fatto che questo sia ancora vero oggi sa molto di speciale.
Le donne di Pavia sono state le prime a vincere una medaglia Olimpica per lo sport italiano, Carla Marangoni è state tra le prime dieci donne a Pavia a prendere la patente e tra le primissime a guidare una macchinetta. Che le donne pavesi abbiano una marcia in più nel trascinare con energia le cose in tutti I campi e nello sport in primis, ai pavesi sembrerà normale, ma è un’altra cosa “speciale” su cui meditare.
Tanti ragazzi e ragazze di dodici anni praticano a Pavia discipline tradizionali pavesi, sia in palestra sia sul fiume: magari non sono allo stesso livello di quella Carla Marangoni che oggi si trova a festeggiare, ma con lei festeggiano ogni giorno la voglia di praticare lo sport con la Esse maiuscola, con la gioia e la voglia di farlo per se stessi e nel rispetto degli altri. Per i pavesi è normale, perchè insito nel DNA della nostra città, ma in un mondo tanto vorticosamente accelerato, cercare l’eccellenza sia nei valori morali sia in quelli sportivi sa ancora una volta di molto molto speciale.
Auguri quindi, Carla Marangoni e che la gioia di questo giorno “speciale”, possa essere vissuta da tutti I pavesi come una festa di quella “normalità” che ci rende cosi’ speciali nello sport…