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“Nel cielo d’Irlanda” brilla la stella della Ginnastica Pavese

“Nel cielo d’Irlanda” brilla la stella della Ginnastica Pavese

1^ MAIDEN CITY CUP

Derry (Irlanda del Nord) dal 27 luglio al 2 agosto 2015

Rapporto tecnico-organizzativo a cura di Walter Consonni

 

Gli organizzatori di questa prima edizione della Maiden City Cup di ginnastica artistica maschile e femminile hanno voluto fortemente anche la sezione GAF della Ginnastica Pavese; non avevano potuto accettare l’invito in riva al Ticino nello scorso mese di giugno e se ne erano sinceramente dispiaciuti. Me lo avevano anticipato: vi aspettiamo a Derry. E così è stato.

Derry: per gli Irlandesi veri, Londonderry per la casa reale britannica.

Derry, una città dalla storia antichissima che si perde nei meandri del tempo, oltre ai Celti, fino a San Colombano: proprio lui. Il frate che ha fondato chissà quanti monasteri qui in Insubria e pure una città sul Lambro. Oltre alle nostre comuni radici, un altro ideale  filo diretto ci lega ai nostri amici irlandesi, ed è l’amore condiviso per la ginnastica.

Derry è da secoli la città dei martiri per la libertà d’Irlanda, con la sua tragica Bloody Sunday del 1972, le torture ordinate nelle carceri dalla Iron Lady o gli scioperi della fame dell’eroico Bobby Sands; ma è anche la città dai sette soprannomi.

Uno di questi è Maiden City, per una leggenda celtica.

Terri Fisher, che è l’abilissima manager e organizzatrice  locale, presto ha capito perfettamente che questo tipo di competizione internazionale, amichevole fin che si vuole, ma seria e interessante con i suoi risvolti tecnici e umani, premia sempre. Tutti. A cominciare dalle ginnaste che necessitano di crescere le loro esperienze e di implementare i loro repertori personali. Così per questa prima edizione ha invitato un parterre di notevole caratura sia in campo maschile che femminile, non solo per gareggiare ma anche per sostenere utilissimi allenamenti collegiali preliminari.

La scelta di Terri Fisher è stata pienamente riconosciuta e premiata anche dal locale Municipio che ha organizzato tramite il suo Sindaco  un sontuoso ricevimento nella sala antica della Guildhall, dominata da un gigantesco organo antico.

La cronaca delle competizioni vede tra le ragazze il successo del team londinese del Crystal Palace (Gran Bretagna) che nella categoria “Intermediate” ha regolato la compagine pari età di Pavia (Italia); al terzo posto le locali Twisters e poi la squadra del G.C. Buckley proveniente dal Galles del Nord guidata da Stanley Buckley, mio amico personale da oltre trent’anni, e la squadra di Llantrist (Galles del Sud).

La nostra formazione che si è accaparrata la medaglia d’argento a squadre era composta dalla capitana  Virginia Piazzolla, con le determinate Giada De Vecchi, Beatrice Crevani, Vittoria Rocca e Ludovica Canetti. Quest’ultima giovanissima atleta, che rientrava in gara dopo una sosta forzata di un paio di mesi, è stata la vera sorpresa della fausta giornata: dal non gareggiare ad accaparrarsi qualche medaglia di specialità! Misteri dello spirito agonistico?

Comunque encomiabile l’atteggiamento delle altre quattro atlete compagne di colori, tra le quali ha brillato Virginia, autrice di una eccellente gara completa, sconosciuta a memoria d’uomo, e vincitrice morale della classifica all round.

Molte medaglie di specialità sono finite al collo del quintetto pavese e i sorrisi sul podio erano davvero smaglianti.

La squadra d’elite composta da Anita Del Bo, Sofia Verri, Marta Sali e Ines Del Bo ha gareggiato senza avversari: il loro programma era decisamente più elevato, ma lo ha fatto con mordente e serietà agonistica: il successo morale della Maiden City Cup è decisamente loro!

Anita si è presa la soddisfazione di tirare l’ultima versione del suo esercizio alle parallele e ha trainato le più giovani compagne di squadra verso l’interessantissimo traguardo irlandese, possibile trampolino di lancio per il futuro di questo team in ambito italiano.

Alla fine la pioggia d’Irlanda si è trasformata in vera e copiosa pioggia di medaglie sul valido quartetto Pavese! Le ragazze hanno voluto orgogliosamente sbarcare all’aeroporto con il loro cospicuo e meritato bottino.

Bella e godibile anche l’esperienza alla pari delle nostre ginnaste in casa delle famiglie locali dove hanno potuto condividere tradizioni, usi e costumi, e, soprattutto, la lingua. Una preziosa esperienza ginnica da ripetere anche in futuro a beneficio di tutto il movimento ginnico pavese.

Desidero ringraziare sinceramente le ragazze della Pavese che mi hanno concesso di apprezzare questi lusinghieri risultati in terra straniera con un comportamento all’altezza della situazione  e come degno atto finale della mia collaborazione diretta con loro.

Un ringraziamento di cuore è indirizzato da parte mia a Laura Dallera che ha seguito, accudito, servito, sorvegliato e anche allenato indistintamente tutte le ginnaste (sotto la mia supervisione, ovviamente): anche lei avrebbe dovuto vincere una medaglia d’oro per tutto ciò che ha saputo dare alle ragazze.

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