Sabato 18 luglio Andrea La
Spada ha lasciato il reparto di Ortopedia del policlinico San Matteo
di Pavia. Dopo una settimana di degenza e un lungo e delicato
intervento chirurgico alle vertebre cervicali, Andrea può tornare a
casa con il solo ausilio di un tutore che dovrà portare per almeno
un mese.
La 15enne ginnasta della Pavese, che a causa dell’infortunio dello
scorso 2 luglio durante i Giochi del Mediterraneo a Pescara ha
riportato la frattura di una vertebra cervicale e il conseguente
danneggiamento dei legamenti, era stata ricoverata al S. Matteo
nella mattina di lunedì 14 per l’operazione effettuata dal primario
di Ortopedia, prof. Francesco Benazzo, assistito dai colleghi
dell’ortopedia e della neurochirurgia. Durante l’intervento ad
Andrea è stato anche prelevato un frammento osseo dall’anca per la
ricostruzione della vertebra fratturata.
Già il prossimo giovedì è prevista una visita di controllo e
successivamente, ad intervalli regolari, si valuteranno le
condizioni di Andrea per poter iniziare al più presto la
riabilitazione.
Durante la degenza nella stanza numero 2 dell’ortopedia c’è stata
una continua processione di amiche, amici, ginnasti del calibro
dell’olimpionico Alberto Busnari e dirigenti della Federazione
Ginnastica d’Italia e della Ginnastica Pavese. Molti altri che non
sono potuti venire a Pavia l’hanno contattata su Facebook. Vanessa
Ferrari l’ha invitata alla festa per la maturità, in programma
prossimamente a Brescia.
Venerdì pomeriggio Andrea ha anche ricevuto la visita delle massime
cariche istituzionali locali: il presidente della Provincia Vittorio
Poma e il sindaco Alessandro Cattaneo, accompagnato dall’assessore
allo sport Antonio Bobbio Pallavicini. Andrea ha raccontato loro
dell’incidente, e dell’intervento chirurgico, ma ha anche
orgogliosamente mostrato la medaglia d’argento conquistata a
Pescara. Infatti, prima dell’incidente, ai Giochi del Mediterraneo
Andrea ha conquistato uno splendido secondo posto a squadre, il 4°
posto nell’All-around femminile (un decimo e mezzo dietro la
francese Pauline Morel) e ben tre finali di specialità.
“Della caduta mi ricordo tutto, perfettamente”, racconta Andrea, “
Sono partita per fare la ribaltata salto carpio. In fondo alla
rincorsa ho eseguito un attacco diverso dal solito sulla tavola e in
volo mi sono resa conto di aver sbagliato. Per fortuna non sono
rimasta tesa con il corpo e raccogliendomi un po’ ho evitato un
impatto al suolo più diretto”.
Dal presidente della Pavese, Lorenzo Lanza, i migliori auguri per la
riabilitazione di Andrea e i più calorosi ringraziamenti per le cure
premurose e altamente professionali prestate alla ginnasta
dall’equipe del prof. Benazzo. |
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