“Speciale”
questo campionato di Serie A1 2010 per la ritmica, quanto sono
“speciali” questi punti che vengono assegnati per ogni rotazione: e’
una gara nella gara, che rende arduo ogni pronostico e impone a
tutti i teams un’attenzione esasperata alle scelte tattiche. Se si
aggiunge che ogni ginnasta non puo’ presentarsi in pedana allo
stesso attrezzo nelle quattro gare del campionato, ecco che si da’
il via alle danze per verificare se scommesse od azzardi nella
composizione delle squadre possano pagare o meno nelle varie prove.
Per i dieci clubs in lizza, ci sono in palio scudetto tricolore e la
permanenza in A1, per rifuggere lo spettro della retrocessione
riservato alle ultime due classificate. Dopo la prima di Desio, dopo
due sole settimane ad Arezzo si va ancora in gara: la Pavese,
settima dopo l’apertura, deve consolidarsi nella lotta per la
salvezza, che sembra aperta a cinque squadre, tra cui – oltre Pavia
– si annoverano Nerviano, Torino, Como e Arezzo.
Lo staff biancazzurro gioca ancora la carta “straniera”, schierando
questa volta l’israeliana Neta Rivkin in ben due rotazioni: il
motivo tattico e’ evidente, con il tentativo di far punti subito e
poi “fare da lepre” alle inseguitrici nelle prove conclusive di
Pesaro e Torino, costringendo “quelli dietro” ad azzardi nel
recupero che potrebbero essere fatali.
Ma andiamo con ordine, in una serata che parte con la Pavese
chiamata per prima in gara, in virtu’ di un sorteggio che – tutto si
puo’ dire- ma non che sia stato benevolo. Al corpo libero –
riservato alle allieve – si cambia protagonista, mettendo in pedana
Ilaria Cammarata in vece di Alice Crippa schierata a Desio. La
scelta e’ quanto mai azzeccata, in quanto Ilaria con 23.150 e’
addirittura settima, conquistando 4 punti, risultati poi
pesantissimi perche’ strappati ad avversarie dirette. Poi e’ la
volta di Rivkin alla fune, dove giunge seconda, alle spalle della
campionessa di Fabriano, Mitrosz, con 26.375 e con il viatico di
altri nove punti. Paola Franzini fa il suo al cerchio con 22.750,
trovando l’ottava posizione e altri tre punti. Purtroppo la fortuna
non e’ benevola con Margherita Zucca, costretta a ripetere la sua
esecuzione alla palla per un problema tecnico all’impianto
stereofonico che le ha interrotto la musica: un disguido di questo
tipo si paga, anche in termini di semplice “fiato” e Marghe nella
ripetizione non va oltre 22.500 che consente piu’ della nona piazza.
Non va benissimo invece la rotazione alle clavette di Paola Franzini,
che con 20.950 bissa la nona piazza della compagna di colori. Si
chiude di forza al nastro, ancora con Rivkin, seconda alle spalle di
Alicata di Fano, con 24.850 in un esercizio poco pagato dalla
giuria. Quest’ultima iniezione di punti speciali fa chiudere il team
di Via Porta con 29 punti, a pari merito con Torino, nella gara
vinta da Chieti su Fano, Fabriano, Desio e Gallarate. Nelle
retrovie, Nerviano e’ ottava con 23 punti, Comense nona con 20 e
Petrarca Arezzo ultima con 14. Dopo due giornate la Pavese e’
settima con 57 punti, a una sola lunghezza da Torino e con un
vantaggio che comincia ad essere significativo su Nervianese (50) e
Comense (46). Intanto la classifica sembra aver sancito I primi due
verdetti: Armonia Chieti e’ sempre piu’ sola, lanciata verso il
tricolore, mentre Arezzo e’ malinconicamente ultima con 30 punti,
con un distacco gia’ abissale da recuperare. Ed ora tutti a Pesaro
il prossimo 20 novembre: nella corsa della Pavese verso la salvezza,
si trattera’ di un’altra giornata “Speciale”…..
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