ASTOLFO ENRICO SCURI: L’INVINCIBILE

di CLAUDIO ENRICO BALDINI

GLI ESORDI

Finalmente, nell’agosto del 1890, i dirigenti della Pavese iscrivono i loro atleti al Concorso Naizonale che la Forza e Coraggio organizza all’Arena di Milano. Enrico Scuri partecipa al Campionato dei giochi atletici, una sorta di prova multipla articolata in nove diversissime gare. Si piazza all’ottavo posto, preceduto dagli specialisti milanesi Piero Siebanech e Romolo Zerbone, ottenendo il Massimo dei punti nelle prove di lotta e di sollevamento pesi ma, soprattutto, superando tutti nella corsa di velocita’ di 150 metri nella quale segna un 16”0 che ancor oggi impensierirebbe lo stesso Mennea ed altri velocisti.

Nel 1891 Enrico Scuri ha occasione di gareggiare una sola volta, nel corso delle feste pavesi dell’aprile. Scrive in merito la Provincia: “…bellissimi assalti di lotta tra Scuri e De Marchi, giovani dai muscoli d’acciaio. Nel maneggio dei pesi, poi, lo Scuri, specialmente, impressiono’, lavorando coi suoi manubri in modo stupendo”.

Nell’Accademia pavese del maggio 1892, Enrico Scuri si esibisce nei “Passatempi di Ercole” strabigliando pubblico e cronista che lo dira’ “temuto rivale di Sandow e Apollon”, in quei tempi ritenuti gli uomini piu’ forti d’Europa. A Ferragosto, la citta’ di Genova ospita i Giochi Colombiani, nel quadro dei festeggiamenti del cinquecentenario della scoperta delle Americhe, nel corso dei quali si assegnano i titoli di Campione d’Italia della Federazione Ginnastica. In questa occasione Scuri si esprime ai massimi livelli strapazzando tutti nella gara dei Giochi Atletici, vincendo il getto del peso e, naturalmente, dominando, proprio in casa dei celebratissimi maestri liguri, la prova di sollevamento pesi.

Nessun cimento ufficiale nel 1893, anno in cui assume l’incarico di allenatore della sezione Atletica. Nel 1894 la Societa’ Ginnastica  Pavese festeggia i suoi 15 anni di attivita’ organizzando il Concorso-Congresso regionale Lombardo. Le gare vengono disputate in una giornataccia gonfia di pioggia che “prosciuga” le casse sociali e lascia, quale unica soddisfazione dei solerti dirigenti, la netta affermazione di Scuri sul Milanese Riva. Il 1895 e’ agonisticamente assai piu’ ricco. Inizia con l’applauditissima esibizione tenuta con Boati nel mese di giugno al Teatro Guidi e proseguita con il netto successo nell’interprovinciale di Vercelli dell’agosto, a precedere la riconferma a campione italiano nel Concorso tenutosi a mezzo settembre nella Capitale, ove gli entusiasmi destati sono tali da indurre il Club di Roma a nominarlo suo primo socio d’onore per le “straordinarie doti atletiche ed umane mostrate”.

Nel 1896 un solo impegno, a Vercelli nel maggio, con scontata vittoria su Cornalba e Pedemonte che fa scrivere al redattore del Sesia: “…ammiratissimo lo Scuri di Pavia, vero Ercole dalla muscolatura poderosa, munito di un paio di braccia e di gambe che Atlante invidierebbe”. E che fosse una sorta di Atlante lo prova una nota del Ticino nel dicembre; viene riferito come lo Scuri avesse liberato da un pantano una carrozza del tram rimettendola con le sue sole forze in carreggiata.