ASTOLFO
ENRICO SCURI: L’INVINCIBILE
di
CLAUDIO ENRICO BALDINI
LA RIVINCITA
Si
giunge cosi al 26 maggio 1901, momento di rivincita. Il Campionato si disputa
nuovamente a Milano. Ruggeri e’ assente; negli stessi giorni preferisce
gareggiare a Bologna nei campionati della FGNI. Enrico Scuri e’ in forma
smagliante e domina tutte le gare, particolarmente, spinge due volte 110
chilogrammi sull’attenti e tre volte consecutive 135 chili. Degnissimi
avversari sono Muggiani, Camillotti, Barbieri e Zucconi, classificati
nell’ordine. Il cronista della “rosea” scrive: “…e’ questi un vero
atleta “monster”, “hors ligne” certamente non secondo alle piu’ grandi
celebrita’ mondiali…”.
Dopo
quello romano nel 1895, anche il Club di Milano, questa volta, si muove ed e’
per mano del marchese Monticelli e del dottor Mantegazza che Enrico Scuri riceve
diploma e insegne di socio d’onore nel corso di un lieto convivio consumato il
9 giugno nel celebre “Demetrio” di Pavia.
Il
20 giugno, accompagnato da Obizzi, Scuri partecipa ai Campionati internazionali
in Baviera ad Ingoldstadt. Batte il favorito tedesco Mayer e solleva la famosa
sbarra di 124 chilogrammi che in Germania il solo Beck era riuscito ad alzare
nel 1897.
Tre
giorni dopo, tornato in Milano, Scuri, nei locali del Club Atlatico, sotto
autorevole controllo, sigla i nuovi record italiani spingendo di lento la sbarra
a 125 chili e poi slanciando un fantastico 150. Nuovo lietissimo convivio al
Demetrio. A festeggiarlo questa volta e’ la sua Societa’ il cui presidente,
avvocato Citterio, dichiara. “…il nostro Scuri e’ ormai celebrita’ di
rango europeo, la Societa’ Ginnastica Pavese e’ fiera del suo
Campione…”.
La
stagione si conclude il 26 dicembre con l’esibizione al Teatro della
federazione Atlatica Italiana; l’atto ufficiale verra’ siglato il 16
febbraio 1902 a Milano. Presidente Luigi Monticelli Obizzi, segretario
l’avvocato De Welz, cassiera Salvatorelli, consiglieri Scuri, Brigatti,
Roccatagliata e Fumagalli. Prima decisione: l’organizzazione dei Campionati
destinati a Pavia.
L’onore
di aprire l’attivita’ ufficiale della F.A.I. stimola l’ambiente pavese. Il
15 marzo ha luogo la Festa sociale e Scuri slancia 135 chili; pochi giorni dopo,
il 13 aprile, nel corso dell’Accademia tenutasi al Guidi, con sorprendente
facilita’ realizza 145 chili.
L’evento
del Campionato e’ fissato per il giorno 18 aprile sempre al teatro Gudi. E’
presente una folla strabocchevole. Per entrare si pagano: 70 centesimi per le
poltrone, 50 in platea e 40 in galleria.
Scuri
domina con 639 chilogrammi; Monticelli si supera arrivando a 620 con Muggiani,
Camillotti, Zucconi, Bianchi, Gamba, Barbiri, Romano e Cipollina in grandissima
evidenza alle sue spalle.
Come
d’uso le prove ad un braccio sono appannaggio del marchese; ma sono di Scuri
il totale e la correttissima prova di slancio a 140 chili.
Nelle
gare speciali il pavese sigla, poi, il nuovo record europeo di piegata a due
braccia con 125 chili, mentre lo studente di medicina Camillotti, nello stesso
esercizio ad un solo braccio, sigla uno stupefacente 80 con destro e con
sinistro.
Una
nuova vittoria il 18 agosto nel Concorso di Arona conclude l’annata di Enrico
Scuri.
Il
1903 registra un solo impegno nel corso dell’Accedemia benefica organizzata
dagli schermidori Colombetti e Mangiarotti il 28 maggio a Pavia. Tra una
sciabolata ed un affondo di fioretto, Scuri slancia 153 chilogrammi, ne distende
di lento 132 e slancia ad un braccio il manubrio di 85 chili. Rinuncia ai
Campionati italiani nei quali non si presenta alcun “big”. La vittoria tocca
al vogherese Romano.
Nell’ottobre
giunge notizia da Parigi dei risultati dei Mondiali professionisti, vinti da
Bonnes su Elissejew, Victorius, Deriaz e Lassartesse, con prestazioni ben
inferiori a quelle di Scuri di 135, 115, 110 rispettivamente in slancio, strappo
e distensione.
Nel
1904 Scuri si presenta nuovamente ai Campionati che Ruggeri vince per la FGNI a
Firenze e Muggiani per la FAI nel giugno a Torino; domina invece la sua ultima
gara il 18 settembre nelle feste ginnastiche di Brescia nelle quali supera
Camillotti, Zucconi e Zappella sfoderando un tranquillo 150.