La storia del settore lotta dal 1879 al 1978
(testo a cura di Alberto CAVALLOTTI,  tratto dalla pubblicazione del 100° di fondazione)

Una pratica sportiva le cui origini risalgono di millenni. Omero, uno degli aedi, cita la lotta tra le attivita' ludiche presenti e radicate nella cultura di quei tempi.Una disciplina "mitica" che non poteva non essere tra quelle che la Ginnastica Pavese ha fatto sue sin dalla sua costituzione.Sul piano organizzativo la S.G.Pavese contraddistingue la sua effettiva partecipazione alla pratica ed alla divulgazione di questo classico sport con l'organizzazione di ben quattro edizioni dei campionati italiani.

1901: 1^ Campionato Italiano di Lotta greco-romana, sotto l'egida della Reale Federazione Ginnastica d'Italia (il titolo assoluto fu assegnato a Catelli).

1948: Campionato Italiano per lottatori di 3^ serie.

1950: Campionato Italiano assoluto.

1969: Campionato Italiano assoluto.

La lotta greco-romana, che la "Pavese" sempre ha seguito con particolare cura e' stata praticata da numerosi cultori.

I riferimenti "storici" identificano i momenti migliori, non solo per il particolare livello dei valori generali raggiunto, sotto la gestione degli allenatori Muzio Maini e Giovanni Gozzi, praticamente nel decennio dal 1930 al 1940, quando la "Pavese" fu rappresentata da una squadra fortissima. Che espresse ben due campioni mazionali, Igino Fedegari e Natale Rangon (che nel 1940 fu selezionato per la nazionale per l'incontro con la Germania). Due campioni nel contesto di una squadra che per anni porto' sulle pedane di tutta Italia il glorioso nome della societa' che rappresentava, per costituire una equipe quasi imbattibile nel 1939, anno in cui a fianco di Fedegari e Rangon, si andavano imponendo atleti come Lana, Aramo, Rossi, De Martini, Fasani, Rangon II e Maggi.

Moltissimi altri atleti, comunque, hanno per tanti anni, in specie nell'ultimo trentennio, evidenziato la "scuola" pavese, con successi a carattere nazionale e regionale, da Renato Marchetti a Giulio Casale, Carlino Ponzio, Vittorio Bergamaschi, Pierino Bianchi, Giovanni Marcheselli, Camillo Piacentini, Fortunato Fedegari, Franco Bergonzi, Antonio Uggetti, Antonio Pedrazzini, Ivo Dioli, Giovanni Lazzari, Antonio Giardini, Adriano Preti, Gino Avenoso, Roberto Valdata, Peppino Falzini, Maurizio Zambardieri.

Atleti che hanno saputo e potuto attingere affermazioni sportive per il lavoro, la competenza, la passione degli allenatori che si sono impegnati nel difficile lavoro propedeutico di questa altrettanto difficile pratica sportiva, come Luigi Reina, Franco Bergonzi, Ivo Dioli, Camillo Piacentini e l'olimpionico Vincenzo Grassi, continuatori di una scuola che trovo', come abbiamo detto, il suo momento magico nel decennio dal 1930 al 1940, protagonisti gli allenatori Maini Muzio e l'olimpionico Giovanni Gozzi.

Il colosso Filipponi Francesco ed Ivo Dioli sono stati gli atleti che a cavallo degli anni sessanta e settanta hanno colto le piu' significative affermazioni.

Nella massima categoria, Filipponi ha conquistato due titoli nazionali nella lotta libera. Il "piuma" IIvo Dioli con un 7^ posto assoluto agli "italiani" del 1967, ha conquistato piu' volte il titolo regionale e una convocazione "in azzurro".