Valentina RICCARDI


 

SEZIONE: GINNASTICA RITMICA ANNO: 1983 

Medaglie Nazionali

Titoli Inter
Regionali

Titoli Lombardi

Trofei

Maglie
Azzurre


Oro


Argento


Bronzo

- - - - - - 15

Gare ufficiali dal 1994 al 2000

CURRICULUM

Olimpionica Sidney 2000

Riserva
della squadra 6' Classificata (Elena Amato, Eva D'Amore, Silvia Gregorini, Noemi Iezzi, Roberta Lucentini, Arianna Rusca, Valentna Riccardi))

15 presenze in Maglia Azzurra

Internazionali di Ungheria 1996 (HUN)
Torneo Internazionale Juniores 1996 - Thias (FRA)
Slovenia - Italia 1996 -
Vrhnika (SLO)
Italia - Slovenia - Germania 1996 - Salvazzano Dentro (ITA)
Campionati Europei Juniores 1996 - Oslo (NOR)
Torneo Internazionale Juniores 1998 - Thias (FRA)
Torneo Internazionale "Kalamata" 1998 (GRE)
Torneo Internazionale di Santiago di Compostela - Santiago (ESP)1998
Campionati Mondiali Juniores 1998 - Sevilla (ESP)
Torneo Internazionale "Kalamata" 1999 (GRE)
Internazionali di Ungheria 1999 (HUN)
Campionati Europei 1999
Italia - Russia - Bielorussia 1999 - Pavia (ITA)
Campionati Mondiali 1999 - Osaka (JAP)
Olimpiadi Sidney 2000

3' Class Squadra - Campionati Europei Juniores 1996 -
5' Class Squadra - Camp Mondiali Juniores 1998
10'
Class Squadra - Camp Europei 1999
7'
Class Squadra -
Camp Mondiali 1999

2' Class Squadra - Torneo Internazionale di Thias 1996
1'
Class Squadra - Italia - Slovenia - Germania 1996

1'
Class Squadra - Slovenia - Italia 1996
3'
Class Torneo Internazionale "Kalamata" 1999 - Clavette

1 presenza con la Rappresentativa Lombarda

1' Class Squadra Torneo delle Regioni 1995

12' Classificata Fase Interregionale Camp Serie B 1998
  4'
Classificata Campionato Lombardo Serie B 1998
                    (Clerici--Scrinzi-Riccardi-Grassadonia)

 

10' Classificata Fase Interregionale Camp Serie B 1997
  5'
Classificata Campionato Lombardo Serie B 1997
                    (Clerici-Megazzini-Scrinzi-Riccardi)

8' Classificata Campionato Italiano Serie B 1996
5' Classificata Fase Interregionale Camp Serie B 1996
5'
Classificata Campionato Lombardo Serie B 1996
                    (Comaschi-Megazzini-Scrinzi-Riccardi-Volpi)

8' Classificata Fase Interregionale Camp Serie C 1995
3'
Classificata Campionato Regionale Serie C 1995
                    (Megazzini-Scrinzi-Riccardi)

26' Class Camp Italiano di Alta Specializzazione 1996 Juniores
11' Class Camp Italiano di Alta Specializzazione 1995 Allieve

10' Class Fase interregionale  Camp di Categoria 1997 - Juniores
5'
Class Fase Interregionale Camp di Alta Specializzazione 1995 Allieve

 

7' Class Camp Regionale di Categoria 1997  - Juniores
3'
Class Camp Lombardo di Alta Specializzazione 1995 Allieve

 
   

Ha gareggiato nel 1999-2000 con la Moderna LEGNANO, partecipando al Campionato di Serie A1.

                                                      

Valentina RICCARDI - 1998
(testo a cura di Giambattista OLIVERO e Claudio STEFANIZZI, tratto dalla pubblicazione del 120° di fondazione)

Valentina Riccardi fa rima con nazionale: dal 2 novembre 1997, la ginnasta pavese è in ritiro permanente con la rappresentativa italiana. Torna a casa solo a Natale e dopo la disputa delle grandi manifestazioni internazionali.
La sua vita è scandita dagli orari di allenamento e dagli input degli allenatori: "Ci alleniamo 4 ore e mezza al mattino e altrettanto al pomeriggio. Non è facile ma l'ho scelto io e non mi costa fare una vita diversa dai miei coetanei. Non è vero, come dicono alcuni amici, che sacrifico gli anni più belli. Semplicemente, i trascorro in un modo diverso. Siamo solo in dodici in questa squadra e secondo me siamo fortunate perchè possiamo vivere esperienze uniche.
Pavia mi manca, ma solo nei momenti più difficili, più duri." Valentina, nata il 3 dicembre 1983, studia da privatista: è al 3° anno del Liceo Scientifico. Non sa ancora per quanti anni passerà le sue giornate in pedana: "Ma non rinnegherò mai la scelta fatta: sono stati ani bellissimi che mi hanno insegnato molto.

 "Nel 1996 c'erano gli europei juniores a Oslo e per la prima volta predevo parte ad una manifestazione così importante. Era il primo segno tangibile che i miei sogni si stavano realizzando. C'era un'atmosfera speciale e io sentivo una grande emozione. Prima della gara ero come sempre tesa e cercavo di rilassarmi ripetendo mentalmente i passaggi. Tutto andò bene e finii due volte sul podio: due terzi posti che per me valevano davvero oro...

                                                             

Valentina RICCARDI
(testo  tratto dalla pubblicazione del 130° di fondazione)

Ho iniziato come tante bambine a 6 anni a Milano, dove abitavo, per praticare uno sport e mi sono appassionata quasi subito alla ginnastica. A sette anni, però, avevo già le idee chiare, tanto che prima di una gara mi chiesero cosa volevo fare da grande e risposi: “Andare alle Olimpiadi”. Qualcuno sorrise, altri mi presero in giro, ma direi che fui preveggente... Come mai ginnastica ritmica? Sicuramente ginnastica, prima di tutto. Le mie insegnanti intravidero che avevo del talento e prima toccò a quella di artistica provarmi, ma parallele e trave mi facevano paura, così scelsi la ritmica, dove mi divertivo di più.
Dopo pochi anni da Milano io e la mia famiglia ci trasferimmo a Stradella e mi iscrissi alla Società Ginnastica Pavese. Con me, in via Luigi Porta, arrivò anche la mia insegnante Antonella per seguirmi sempre negli allenamenti.
Intanto crescevo e la nazionale cominciò ad interessarsi a me e dopo gli allenamenti a Castellanza con la nazionale juniores disputai i miei primi campionati europei ad Oslo, nel 1996, andando con la squadra azzurra due volte sul podio, due medaglie di bronzo importantissime anche per convincermi che i s a c r i fici che stavo facendo erano positivi. L’anno successivo mi trasferii nel centro della nazionale a Follonica e nel 1998 disputai i miei primi campionati del mondo, a Sivigilia. Il salto avvenne l’anno dopo, quando affrontammo i campionati europei a Budapest e ci qualificammo per i mondiali, che valevano come passaggio obbligato per le Olimpiaidi, che riuscimmo a centrare, così nel 2000 ero nella squadra olimpica in Australia.
Realizzai il mio sogno di bambina, concretizzando quella profezia che feci quando iniziai a praticare la ginnastica ritmica. Purtroppo, l’anno successivo, i medici mi dissero che avrei dovuto smettere di praticare la ritmica, perché correvo dei rischi per la mia incolumità fisica e molto a malincuore fui costretta ad appendere il body al muro. Quella esperienza, però, è stato un bagaglio importantissimo per la mia vita, un credo che ancora oggi porto in qualsiasi cosa faccia.
E che mi aiuta durante il lavoro, perché la ginnastica ritmica coniuga sport individuale a sport di squadra, perché sei tu che ti impegni e porti il punteggio alla squadra. Non solo, insegna a fare dei grandi sacrifici se si vuole raggiungere un obiettivo e lavorare sodo e costantemente per raggiungerli, convinta che nulla ti è precluso se lavori duramente, anche obiettivi apparentemente irraggiungibili, come furono per me le Olimpiadi.