Caratterizzato sin
dalle origini da autentici campioni, il settore sollevamento pesi
della Ginnastica Pavese contraddistinse la società nel modo che
migliore non poteva essere sino alla seconda guerra mondiale,
rappresentandola a livello nazionale, europeo e mondiale.
Enrico Scuri,
Silvio Quadrelli e
Bescape' Attilio, con
Gaetano Barbieri e
Giuseppe Cavagnis, "protagonisti" per decenni di questo
spettacolare ed ammirato sport, hanno iscritto nell'albo d'oro della
Ginnastica Pavese, con una ricorrenza impressionante, i titoli più
rappresentativi che una società sportiva possa ambire.
L'attività pesistica inizia ufficialmente in Italia nel 1897 su
iniziativa del C.A.M. che organizza il I Campionato Nazionale della
specialità, con la partecipazione di tutti i migliori elementi.
Coincise con il battesimo a campione d'Italia del fuori-classe pavese
Enrico Scuri, che due anni
dopo (1899) in occasione della prima gara internazionale, disputata a
Milano il 4 aprile (sempre per l'organizzazione del C.A.M.) entro' di
diritto nell'arengo dei valori europei (quindi mondiali)
classificandosi al 3' posto assoluto, preceduto dal russo Elisseief e
dal tedesco Rodl nell'ordine.
Scuri realizzò in Italia
un'autentica egemonia, conquistando cinque titoli nazionali
(1897-1898-1899-1901-1903). Le sue imprese sportive, continue come e'
tipico di un autentico campione, sollevarono unanime entusiasmo ed
ammirazione, ma soprattutto avviarono un'autentica scuola pavese,
continuata secondo le caratteristiche più rappresentative, da
Cavagnis,
Quadrelli e
Bescapè.
Enrico Scuri in pratica
costruì i presupposti di un'attività che in continua crescita scrisse
il nome della Ginnastica Pavese nell'Albo d'Oro delle gare più note,
con una autentica pioggia di titoli tricolori e di affermazioni
internazionali.
I records di Scuri (nella
distensione lenta e nello slancio) indicizzarono una casistica che le
imprese di Quadrelli e
di Bescapè allungarono
e mantennero in un ampio arco di tempo, quasi ai confini del mito, che
e' rimasto come uno dei riferimenti sportivamente più illustri e piu'
indicativi della tradizione centenaria della Ginnastica Pavese.
I nomi di Scuri,
Quadrelli e
Bescapè sono punti
fissi dell'era pionieristica di questo sport, sono entrati nella
leggenda di un mondo, che sta diventando sempre più termine di
riscontro e di paragoni perchè si colloca nel momento più bello, più
sano, più onesto dello sport stesso.
Se Scuri ha avuto (con
Cavagnis) il merito
di elevare immediatamente ai più alti livelli del momento il nome
della sua società,
Quadrelli prima e
Bescapè dopo ne hanno dibattuto nel modo più indicativo e al di là
dei confini il valore tecnico, la struttura sociale, il senso di
responsabilità.
Con la Ginnastica Pavese hanno dichiarato e sostenuto il nome di una
città, ne hanno rappresentato i migliori valori sportivi. Hanno
insegnato qualcosa a tutti, sono stati d'esempio, sono stati
"campioni" nel senso indicativo della parola, campioni veri secondo
l'etica dello sport riferito alla sua meravigliosa e purtroppo ormai
"sporcata" ideologia del dilettantismo.
Silvio Quadrelli vinse
11 titoli italiani (1910 - 14 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28
- 29) imponendosi nella categoria dei leggeri sui livelli più elevati
per ben 20 anni, confermando così le sue doti di campione eccezionale
(nel 1948 deteneva ancora 4 primati italiani).
Tre volte in azzurro ha identificato la sua performance internazionale
nella partecipazione alle Olimpiadi di Parigi (1924) dove si
classificò 16' assoluto. Militò nella Ginnastica Pavese per circa 40
anni.
Attilio Bescapè altro
campione di una longevità "incredibile" (23 anni di attività
effettiva) e' entrato nella leggenda sportiva per le sue eccezionali
doti che sono indicativamente qualificate dalla conquista di 15 titoli
nazionali, del titolo continentale (Categoria Piuma) conquistato a
Genova nel 1934, dalla partecipazione alle olimpiadi di Los Angeles
del 1932 (5' assoluto) e di Berlino del 1936 (6' assoluto).
Sono state 14 le sue presenze nella nazionale italiana: oltre alle
Olimpiadi di Los Angeles e di Berlino ha partecipato ai campionati
mondiali di Vienna del 1938 (2' assoluto) e di Parigi del 1946 (11'
assoluto), ai campionati europei del 1931 (Lussemburgo, 6' assoluto)
del 1933 (Essen, 4' assoluto), del 1934 (Genova, 1' assoluto). Con la
nazionale azzurra disputò gli incontri internazionali con la Francia,
la Svizzera, l'Olanda, Ungheria-Austria, e Svizzera-Austria.
Membro d'onore della F.I.A.P. per meriti sportivi fu nominato
Cavaliere della Repubblica.
Il settore del sollevamento pesi che da alcuni anni accenna un
recupero promettente, e' certamente quello che sul piano nazionale e
internazionale, e' stato il più ricco di successi e di campioni
assoluti nell'ambito della Ginnastica Pavese.
Sono 32 I titoli italiani conquistati, un titolo continentale, atleti
nelle formazioni azzurre (Olimpiadi, Campionati del Mondo ed Europei,
incontri internazionali): cifre che non hanno certamente bisogno di
essere commentate, ma che e' necessario ricordare. Ricordare più
spesso, spesso perchè tutti, i giovani soprattutto, possano disporre
degli elementi per un giusto riconoscimento, ma soprattutto perchè
sappiano come, dove e quando la loro città e' stata rappresentata
perchè escano dai luoghi comuni degli sports più strumentalizzati, a
scapito di quelle attività che per le loro caratteristiche di
formazione e per i valori individuali che può distinguere, gli stessi
giovani trascurano anche perche' non sufficientemente e
convenientemente informati.
Se Scuri e
Cavagnis prima,
Quadrelli e
Bescape' dopo, sono
stati gli elementi di punta di questo eccezionale settore, se le loro
imprese (perchè sono state tali anche per la continuita' nel tempo)
hanno aperto un credito sportivo che resta tale negli anche sotto il
profilo di un riconoscimento obbiettivamente dovuto, non si deve, se
non dimenticare , condizionare i meriti della società, dei suoi
dirigenti, degli allenatori, degli altri atleti che sono stati
compagni ed "Allievi".
Certi risultati sono raggiunti e si ripetono se il campione trova
l'ambiente più adatto, se può disporre di quanto e' necessario perchè
possa esprimersi al meglio, se cioè può "vivere" in una società che
sia convinta e possa garantire nei migliori dei medi la pratica
sportiva.
Gli stessi Scuri e
Quadrelli, Pascotto,
Cappella sono stati I tecnici che hanno dato un indirizzo a questa
attivita' alla quale hanno dato la loro competenza e la loro
esperienza come tecnici dopo essere stati protagonisti sulle pedane.
Sulla scia degli Scuri,
Quadrelli,
Bescape', atleti che
pur non toccando i vertici dei loro eccezionali predecessori, sono
riusciti validi protagonisti nella continuita' di una scuola che
attualmente si avvale della regia di un dirigente appassionato come
Pascotto.
Nel dopoguerra sono stati ricorrenti quanto indicativi i risultati dei
vari Garlaschelli. Beretta, Manca, Vercesi, Mascia, Peroni, Franzini,
Traversa, Polico, Tomarchio,
Maggi, Gerlanda, Vai,
Amato, Meraviglia, De
Carli, Bozzi, Giorlanda,
Calo'.
Le notizie piu' recenti permettono di sensibilizzare una fase di
interessante ripresa.
Lo confermano il 2' posto assoluto di
Francesco Giorlanda
ai nazionali allievi di Verona, il terzo posto nella classifica
nazionale senior di Enzo
Gerlanda, il titolo regionale (categoria speranze) conquistato da
Bollini. Gli ottimi piazzamenti sempre nei regionali di Beretta L.
(categoria ragazzi - 12 anni), di Fanara Dario (categoria ragazzi -
anni 13) e di Bresciani Paolo.
Lo attestano le recenti convocazioni di
Francesco Giorlanda
e di Eliseo Meraviglia
ai collegiali di Savona per la nazionale azzurra giovanile.
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