La storia del settore pesi dal 1879 al 1978
(testo a cura di Alberto CAVALLOTTI,  tratto dalla pubblicazione del 100° di fondazione)

Caratterizzato sin dalle origini da autentici campioni, il settore sollevamento pesi della Ginnastica Pavese contraddistinse la società nel modo che migliore non poteva essere sino alla seconda guerra mondiale, rappresentandola a livello nazionale, europeo e mondiale.
Enrico Scuri, Silvio Quadrelli e Bescape' Attilio, con Gaetano Barbieri e Giuseppe Cavagnis, "protagonisti" per decenni di questo spettacolare ed ammirato sport, hanno iscritto nell'albo d'oro della Ginnastica Pavese, con una ricorrenza impressionante, i titoli più rappresentativi che una società sportiva possa ambire.
L'attività pesistica inizia ufficialmente in Italia nel 1897 su iniziativa del C.A.M. che organizza il I Campionato Nazionale della specialità, con la partecipazione di tutti i migliori elementi. Coincise con il battesimo a campione d'Italia del fuori-classe pavese Enrico Scuri, che due anni dopo (1899) in occasione della prima gara internazionale, disputata a Milano il 4 aprile (sempre per l'organizzazione del C.A.M.) entro' di diritto nell'arengo dei valori europei (quindi mondiali) classificandosi al 3' posto assoluto, preceduto dal russo Elisseief e dal tedesco Rodl nell'ordine.
Scuri realizzò in Italia un'autentica egemonia, conquistando cinque titoli nazionali (1897-1898-1899-1901-1903). Le sue imprese sportive, continue come e' tipico di un autentico campione, sollevarono unanime entusiasmo ed ammirazione, ma soprattutto avviarono un'autentica scuola pavese, continuata secondo le caratteristiche più rappresentative, da Cavagnis, Quadrelli e Bescapè.
Enrico Scuri in pratica costruì i presupposti di un'attività che in continua crescita scrisse il nome della Ginnastica Pavese nell'Albo d'Oro delle gare più note, con una autentica pioggia di titoli tricolori e di affermazioni internazionali.
I records di Scuri (nella distensione lenta e nello slancio) indicizzarono una casistica che le imprese di Quadrelli e di Bescapè allungarono e mantennero in un ampio arco di tempo, quasi ai confini del mito, che e' rimasto come uno dei riferimenti sportivamente più illustri e piu' indicativi della tradizione centenaria della Ginnastica Pavese.
I nomi di Scuri, Quadrelli e Bescapè sono punti fissi dell'era pionieristica di questo sport, sono entrati nella leggenda di un mondo, che sta diventando sempre più termine di riscontro e di paragoni perchè si colloca nel momento più bello, più sano, più onesto dello sport stesso.
Se Scuri ha avuto (con Cavagnis) il merito di elevare immediatamente ai più alti livelli del momento il nome della sua società, Quadrelli prima e Bescapè dopo ne hanno dibattuto nel modo più indicativo e al di là dei confini il valore tecnico, la struttura sociale, il senso di responsabilità.
Con la Ginnastica Pavese hanno dichiarato e sostenuto il nome di una città, ne hanno rappresentato i migliori valori sportivi. Hanno insegnato qualcosa a tutti, sono stati d'esempio, sono stati "campioni" nel senso indicativo della parola, campioni veri secondo l'etica dello sport riferito alla sua meravigliosa e purtroppo ormai "sporcata" ideologia del dilettantismo.
Silvio Quadrelli vinse 11 titoli italiani (1910 - 14 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29) imponendosi nella categoria dei leggeri sui livelli più elevati per ben 20 anni, confermando così le sue doti di campione eccezionale (nel 1948 deteneva ancora 4 primati italiani).
Tre volte in azzurro ha identificato la sua performance internazionale nella partecipazione alle Olimpiadi di Parigi (1924) dove si classificò 16' assoluto. Militò nella Ginnastica Pavese per circa 40 anni.
Attilio Bescapè altro campione di una longevità "incredibile" (23 anni di attività effettiva) e' entrato nella leggenda sportiva per le sue eccezionali doti che sono indicativamente qualificate dalla conquista di 15 titoli nazionali, del titolo continentale (Categoria Piuma) conquistato a Genova nel 1934, dalla partecipazione alle olimpiadi di Los Angeles del 1932 (5' assoluto) e di Berlino del 1936 (6' assoluto).
Sono state 14 le sue presenze nella nazionale italiana: oltre alle Olimpiadi di Los Angeles e di Berlino ha partecipato ai campionati mondiali di Vienna del 1938 (2' assoluto) e di Parigi del 1946 (11' assoluto), ai campionati europei del 1931 (Lussemburgo, 6' assoluto) del 1933 (Essen, 4' assoluto), del 1934 (Genova, 1' assoluto). Con la nazionale azzurra disputò gli incontri internazionali con la Francia, la Svizzera, l'Olanda, Ungheria-Austria, e Svizzera-Austria.
Membro d'onore della F.I.A.P. per meriti sportivi fu nominato Cavaliere della Repubblica.
Il settore del sollevamento pesi che da alcuni anni accenna un recupero promettente, e' certamente quello che sul piano nazionale e internazionale, e' stato il più ricco di successi e di campioni assoluti nell'ambito della Ginnastica Pavese.
Sono 32 I titoli italiani conquistati, un titolo continentale, atleti nelle formazioni azzurre (Olimpiadi, Campionati del Mondo ed Europei, incontri internazionali): cifre che non hanno certamente bisogno di essere commentate, ma che e' necessario ricordare. Ricordare più spesso, spesso perchè tutti, i giovani soprattutto, possano disporre degli elementi per un giusto riconoscimento, ma soprattutto perchè sappiano come, dove e quando la loro città e' stata rappresentata perchè escano dai luoghi comuni degli sports più strumentalizzati, a scapito di quelle attività che per le loro caratteristiche di formazione e per i valori individuali che può distinguere, gli stessi giovani trascurano anche perche' non sufficientemente e convenientemente informati.
Se Scuri e Cavagnis prima, Quadrelli e Bescape' dopo, sono stati gli elementi di punta di questo eccezionale settore, se le loro imprese (perchè sono state tali anche per la continuita' nel tempo) hanno aperto un credito sportivo che resta tale negli anche sotto il profilo di un riconoscimento obbiettivamente dovuto, non si deve, se non dimenticare , condizionare i meriti della società, dei suoi dirigenti, degli allenatori, degli altri atleti che sono stati compagni ed "Allievi".
Certi risultati sono raggiunti e si ripetono se il campione trova l'ambiente più adatto, se può disporre di quanto e' necessario perchè possa esprimersi al meglio, se cioè può "vivere" in una società che sia convinta e possa garantire nei migliori dei medi la pratica sportiva.
Gli stessi Scuri e Quadrelli, Pascotto, Cappella sono stati I tecnici che hanno dato un indirizzo a questa attivita' alla quale hanno dato la loro competenza e la loro esperienza come tecnici dopo essere stati protagonisti sulle pedane.
Sulla scia degli Scuri, Quadrelli, Bescape', atleti che pur non toccando i vertici dei loro eccezionali predecessori, sono riusciti validi protagonisti nella continuita' di una scuola che attualmente si avvale della regia di un dirigente appassionato come Pascotto.
Nel dopoguerra sono stati ricorrenti quanto indicativi i risultati dei vari Garlaschelli. Beretta, Manca, Vercesi, Mascia, Peroni, Franzini, Traversa, Polico, Tomarchio, Maggi, Gerlanda, Vai, Amato, Meraviglia, De Carli, Bozzi, Giorlanda, Calo'.
Le notizie piu' recenti permettono di sensibilizzare una fase di interessante ripresa.
Lo confermano il 2' posto assoluto di Francesco Giorlanda ai nazionali allievi di Verona, il terzo posto nella classifica nazionale senior di Enzo Gerlanda, il titolo regionale (categoria speranze) conquistato da Bollini. Gli ottimi piazzamenti sempre nei regionali di Beretta L. (categoria ragazzi - 12 anni), di Fanara Dario (categoria ragazzi - anni 13) e di Bresciani Paolo.
Lo attestano le recenti convocazioni di Francesco Giorlanda e di Eliseo Meraviglia ai collegiali di Savona per la nazionale azzurra giovanile.