Da "La Piccola
Italiana", settimanale illustrato del 30 agosto 1928:
-" Alle Olimpiadi che si sono svolte ad Amsterdam hanno partecipato 12
piccole italiane di Pavia.. . . . . . . .presentandosi nell'immenso stadio
hanno tenuto magnificamente il loro posto suscitando l'ammirazione e il
plauso generale… Hanno guadagnato il secondo premio, anzi a giudicare da
quanto scritto dai giornali, avrebbero meritato il primo posto se i giudici
non si fossero lasciati impressionare dalla musica che aveva accompagnato le
altre squadre...
Componenti la squadra tutta pavese 12 ragazze Marangoni Carla, Tronconi
Carolina, Vittadini Rita, Vercesi Iole, Perversi Gina, Malabarba Germana,
Tanzini Luisa, Gianani Lavinia, Pissavini Diana, Ambrosetti Bianca, Giorgi
Virginia, Giavotti Gina.
La Regina GugIieImina le ha volute alla Reggia e si è molto congratulata per
il loro portamento di cui avevano dato saggio... ...elegantissime nel
loro costumino bianco-azzurro sono state un pò le reginette...-
Da " Il Balilla":
- 12 testoline irrequiete di vivacissime maschiette, 24 gambe agilissime...
scelte tra diverse classi della nostra città... sono partite il 4 luglio per
Pallanza e sono ritornate piu' di un mese dopo da Amsterdam... Il 5 agosto è
arrivata sua altezza la Principessa Mafalda e "Popolo" (Gina Giavotti di 10
anni, chiamata così perché abitava presso la cosiddetta Casa del Popolo) le
ha consegnato un mazzo di fiori, quando salita sul "Saluto", la nostra nave
a far colazione : uno girava la scena ...saremo dunque cinematografate!
Carla Marangoni e "Popolo" erano Ie più piccole deIIa squadra, più birichine
e disinvolte: per questo sono state incaricate di recare alla Regina d'
Olanda l'omaggio della nostra patria. La Regina domandò se sapevamo giocare
a foot-ball "Altro che!" ha risposto Carla -
Sempre dal "BaIilla"e dal diario redatto da Gianani Lavinia: " a mezzogiorno
facevamo colazione al wagon-restaurant: mangiavamo mentre il treno andava,
emozione da noi tutte mai provata.. . . . .
Alla domanda: "bambine, nell'istante supremo del cimento,che c’era febbre,
trepidazione, gioia? per chi volevate portare vincitrici le vostre belle
magliette azzurre? E Carla rispose risoluta "Per la Patria!"
Carla Marangoni al tempo delle olimpiadi aveva 12 anni e ricorda : scesi dal
treno e siamo saliti sulla "Salunto" attraccata a uno dei mille canali di
Amsterdam e abbiamo preso alloggio, ognuno ha avuto la propria cabine
secondo gli sport. Noi della ginnastica, insieme agli schermitori avevamo le
cabine più lussuose in alto, il pugilato e altri sport sotto.. . . . .
Da un giornale dell'epoca : " La Salunto era in una posizione amena
sull'acqua chiara e tranquilla al cospetto dei paesaggio dolce di verdi
prati pullulanti d'animali al pascolo e di bianche casine dai tetti aguzzi,
visione di pace e assenza assoluta di quelle distrazioni non certamente
contemplate dal calendario olimpico e comuni a tutti gli alberghi.
Ricorda ancora : " al centro dell'arena c’era un pianoforte, il tavolo dei
giudici e il tabellone dei punteggi. Noi di Pavia eravamo vestite con
casacca azzurra, gonnellino, calze e scarpe bianche e una piccola fascia
bianca in testa. Al comando del maestro Gino Grevi, noi avevamo un esercizio
di insieme senza musica, senza accompagnamento del pianista, niente danze,
niente manovre da palcoscenico, ma un esercizio vero compiuto con infinita
dolcezza di movimento.
10 movimenti in uno solo, caratterizzati da precisione e insieme
meraviglioso; e dopo questa prova eravamo terze. Con le prove agli attrezzi
e al salto abbiamo ottenuto il secondo posto , ma il pianoforte è stato
giudice arbitro nella prima giornata; quindi se non abbiamo riportato il
primo posto, è stato perché bisognava lasciarlo ai padroni di casa.
Il 1928 è stato il primo raduno ginnico femminile olimpionico. Dal cofanetto
dei ricordi sono spuntate vecchie fotografie sbiadite dal tempo e vecchi
articoli di giornali dell'epoca che parlavano con entusiasmo e tenerezza di
noi piccole italiane, piccole per età ma grandi per entusiasmo e
responsabilità. Sapevamo che tutta l’Italia ci seguiva e non volevamo
deludere chi ci amava
I1 14 agosto, al rientro a Pavia , la stazione era addobbata a festa. La
Pavese ha chiamato a raccolta: "tutti i soci in attività e in disarmo sono
categoricamente invitati a trovarsi alla stazione alle ore 21,30 per
accogliere le vincitrici ideali del torneo di Amsterdam".
Ci è stato donato un libretto risparmio con 100 lire e al nostro istruttore
Gino Grevi un ricordo .
Si ricorda del concorso di Napoli e di Genova ed ha continuato a far
ginnastica fino a circa 20 anni. Ha continuato a studiare e ha preso il
diploma di ragioniera.
Amante del fiume, quando il Ticino era chiamato "il fiume azzurro", si era
comperata un battello e passava le ore libere, da maggio a settembre a
remare, fino alla località chiamata Santa Sofia ed - a volte - fino al
Canarazzo, dove al mese di maggio ne approfittava per cogliere i mughetti.
Si crogiolava al sole e alla sera, quando scendeva il fiume, accompagnava il
battello nuotando.
e' stata tra le prime 10 donne a prendere la patente di guida e almeno qui a
Pavia la macchinetta:una stupenda Fiat 600! Più tardi ha preso pure la
patente nautica. Per quanto riguarda l'attività lavorativa, è stata assunta,
come ragioniera alla motorizzazione di Pavia.
Ma l'attività sportiva, per così dire, non era finita. Sempre d'estate,
durante le ferie, la meta preferita era la montagna Va1 di Fassa, Val di
Non, Val di Fiemme, escursioni con lunghe passeggiate in paesaggi e laghetti
da sogno.
Poi ha scelto la vita tranquilla del mare, con puntatine sulle Alpi
Marittime e I'Oltrepo Pavese, con preferenza la Val Staffora..
Questo è a grandi linee il sistema per continuare a fare attività e sentirsi
bene.
P.S. non trascurare la bicicletta! |