Car
la MARANGONI


 

SEZIONE:  GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE ANNO: 1915 -

Medaglie Nazionali

Titoli Inter
Regionali

Titoli Lombardi

Trofei

Maglie
Azzurre


Oro


Argento


Bronzo

- - - - - - 1

Gare ufficiali dal 1928 al 1934

CURRICULUM

Medaglia d'Argento
  Giochi Olimpici Amsterdam 1928  



Componente Squadra della Ginnastica Pavese in rappresentanza della Nazionale Italiana ai Giochi Olimpici del 1928:
Bianca AMBROSETTI, Lavinia GIANANI, Luigina GIAVOTTI, Virginia GIORGI, Germana MALABARBA, Carla
MARANGONI, Luigina PERVERSI, Diana PISSAVINI, Luisa TANZINI, Carolina TRONCONI, Iole VERCESI, Rita VITTADINI

Tecnico: Prof. Gino GREVI

 

MEMORIE di Carla MARANGONI
Intervista raccolta dal Panathlon Club Pavia nel 2007

Da "La Piccola Italiana", settimanale illustrato del 30 agosto 1928:
-" Alle Olimpiadi che si sono svolte ad Amsterdam hanno partecipato 12 piccole italiane di Pavia.. . . . . . . .presentandosi nell'immenso stadio hanno tenuto magnificamente il loro posto suscitando l'ammirazione e il plauso generale… Hanno guadagnato il secondo premio, anzi a giudicare da quanto scritto dai giornali, avrebbero meritato il primo posto se i giudici non si fossero lasciati impressionare dalla musica che aveva accompagnato le altre squadre...
Componenti la squadra tutta pavese 12 ragazze Marangoni Carla, Tronconi Carolina, Vittadini Rita, Vercesi Iole, Perversi Gina, Malabarba Germana, Tanzini Luisa, Gianani Lavinia, Pissavini Diana, Ambrosetti Bianca, Giorgi Virginia, Giavotti Gina.
La Regina GugIieImina le ha volute alla Reggia e si è molto congratulata per il loro portamento di cui avevano dato saggio...  ...elegantissime nel loro costumino bianco-azzurro sono state un pò le reginette...-

Da " Il Balilla":
- 12 testoline irrequiete di vivacissime maschiette, 24 gambe agilissime... scelte tra diverse classi della nostra città... sono partite il 4 luglio per Pallanza e sono ritornate piu' di un mese dopo da Amsterdam... Il 5 agosto è arrivata sua altezza la Principessa Mafalda e "Popolo" (Gina Giavotti di 10 anni, chiamata così perché abitava presso la cosiddetta Casa del Popolo) le ha consegnato un mazzo di fiori, quando salita sul "Saluto", la nostra nave a far colazione : uno girava la scena ...saremo dunque cinematografate!
Carla Marangoni e "Popolo" erano Ie più piccole deIIa squadra, più birichine e disinvolte: per questo sono state incaricate di recare alla Regina d' Olanda l'omaggio della nostra patria. La Regina domandò se sapevamo giocare a foot-ball "Altro che!" ha risposto Carla -

Sempre dal "BaIilla"e dal diario redatto da Gianani Lavinia: " a mezzogiorno facevamo colazione al wagon-restaurant: mangiavamo mentre il treno andava, emozione da noi tutte mai provata.. . . . .
Alla domanda: "bambine, nell'istante supremo del cimento,che c’era febbre, trepidazione, gioia? per chi volevate portare vincitrici le vostre belle magliette azzurre? E Carla rispose risoluta "Per la Patria!"
Carla Marangoni al tempo delle olimpiadi aveva 12 anni e ricorda : scesi dal treno e siamo saliti sulla "Salunto" attraccata a uno dei mille canali di Amsterdam e abbiamo preso alloggio, ognuno ha avuto la propria cabine secondo gli sport. Noi della ginnastica, insieme agli schermitori avevamo le cabine più lussuose in alto, il pugilato e altri sport sotto.. . . . .
Da un giornale dell'epoca : " La Salunto era in una posizione amena sull'acqua chiara e tranquilla al cospetto dei paesaggio dolce di verdi prati pullulanti d'animali al pascolo e di bianche casine dai tetti aguzzi, visione di pace e assenza assoluta di quelle distrazioni non certamente contemplate dal calendario olimpico e comuni a tutti gli alberghi.
Ricorda ancora : " al centro dell'arena c’era un pianoforte, il tavolo dei giudici e il tabellone dei punteggi. Noi di Pavia eravamo vestite con casacca azzurra, gonnellino, calze e scarpe bianche e una piccola fascia bianca in testa. Al comando del maestro Gino Grevi, noi avevamo un esercizio di insieme senza musica, senza accompagnamento del pianista, niente danze, niente manovre da palcoscenico, ma un esercizio vero compiuto con infinita dolcezza di movimento.
10 movimenti in uno solo, caratterizzati da precisione e insieme meraviglioso; e dopo questa prova eravamo terze. Con le prove agli attrezzi e al salto abbiamo ottenuto il secondo posto , ma il pianoforte è stato giudice arbitro nella prima giornata; quindi se non abbiamo riportato il primo posto, è stato perché bisognava lasciarlo ai padroni di casa.
Il 1928 è stato il primo raduno ginnico femminile olimpionico. Dal cofanetto dei ricordi sono spuntate vecchie fotografie sbiadite dal tempo e vecchi articoli di giornali dell'epoca che parlavano con entusiasmo e tenerezza di noi piccole italiane, piccole per età ma grandi per entusiasmo e responsabilità. Sapevamo che tutta l’Italia ci seguiva e non volevamo deludere chi ci amava
I1 14 agosto, al rientro a Pavia , la stazione era addobbata a festa. La Pavese ha chiamato a raccolta: "tutti i soci in attività e in disarmo sono categoricamente invitati a trovarsi alla stazione alle ore 21,30 per accogliere le vincitrici ideali del torneo di Amsterdam".
Ci è stato donato un libretto risparmio con 100 lire e al nostro istruttore Gino Grevi un ricordo .
Si ricorda del concorso di Napoli e di Genova ed ha continuato a far ginnastica fino a circa 20 anni. Ha continuato a studiare e ha preso il diploma di ragioniera.
Amante del fiume, quando il Ticino era chiamato "il fiume azzurro", si era comperata un battello e passava le ore libere, da maggio a settembre a remare, fino alla località chiamata Santa Sofia ed - a volte - fino al Canarazzo, dove al mese di maggio ne approfittava per cogliere i mughetti.
Si crogiolava al sole e alla sera, quando scendeva il fiume, accompagnava il battello nuotando.
e' stata tra le prime 10 donne a prendere la patente di guida e almeno qui a Pavia la macchinetta:una stupenda Fiat 600! Più tardi ha preso pure la patente nautica. Per quanto riguarda l'attività lavorativa, è stata assunta, come ragioniera alla motorizzazione di Pavia.
Ma l'attività sportiva, per così dire, non era finita. Sempre d'estate, durante le ferie, la meta preferita era la montagna Va1 di Fassa, Val di Non, Val di Fiemme, escursioni con lunghe passeggiate in paesaggi e laghetti da sogno.
Poi ha scelto la vita tranquilla del mare, con puntatine sulle Alpi Marittime e I'Oltrepo Pavese, con preferenza la Val Staffora..
Questo è a grandi linee il sistema per continuare a fare attività e sentirsi bene.
P.S. non trascurare la bicicletta!