Carolina TRONCONI


 

SEZIONE:  GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE ANNO: 1913 - 2008

Medaglie Nazionali

Titoli Inter
Regionali

Titoli Lombardi

Trofei

Maglie
Azzurre


Oro


Argento


Bronzo

- - - - - - 1

Gare ufficiali nel 1928

CURRICULUM

Medaglia d'Argento
  Giochi Olimpici Amsterdam 1928  



Componente Squadra della Ginnastica Pavese in rappresentanza della Nazionale Italiana ai Giochi Olimpici del 1928
Bianca AMBROSETTI, Lavinia GIANANI, Luigina GIAVOTTI, Virginia GIORGI, Germana MALABARBA, Carla
MARANGONI, Luigina PERVERSI, Diana PISSAVINI, Luisa TANZINI, Carolina TRONCONI, Iole VERCESI, Rita VITTADINI

Tecnico: Prof. Gino GREVI

 

MEMORIE di Carolina TRONCONI
Intervista raccolta dal Panathlon Club Pavia nel 2007

Si e' avvicinata alla ginnastica perche' dopo la scuola frequentava la palestra come punto di ritrovo e di svago, poi tanti sacrifici e per allenarsi correva sempre, soprattutto intorno alla rotonda che c'era in Piazza Castello.
Parlando di Olimpiadi di Amsterdam del 1929, in quel tempo aveva quindici anni, un velo di tristezza la sfiora ricordando Bianca Ambrosetti, sua compagna di squadra, che per partecipare alle Olimpiadi aveva cercato di tenere nascosto di essere malata di tisi; ma l'allenatore, Prof. Grevi, avendola scoperta aveva deciso di portarla come riserva per accontentarla: morira' neanche un anno dopo. Ricorda anche la portinaia della Palestra Civica: la chiamavano "mamma", - "la nostra confidente ed amica che ci ha accompagnato nella meravigliosa esperienza di Amsterdam."-

-"Subito si e' notato il palese favoritismo per le Olandesi; inoltre queste - mentre noi ci stavamo esibendo - stavano gia' brindando al loro successo con boccali di birra, senza neanche aspettare il verdetto dei giudici al nostro grande attrezzo, assolutamente innovativo"-

Dal Popolo d'Itala del 1928: - "... Una specie di spalliera a cui erano aggiunti tavoli ginnici e paini inclinati che riassumeva 4 attrezzi in uno, offrendo un complesso di visioni d'assieme che corrispondevano a tutti I requisiti della ginnastica pura e mettevano in risalto un pregio non trascurabile, la grazie derivante dall'armonia dei movimenti, ottenuta senza esagerati sforzi muscolari. Questa spalliera modificata dal Prof. Gino Grevi e' stata ammirata dagli insegnanti di tutte le nazioni..."
"...Nei salti, le nostre hanno lavorato senza attrezzi, con ostacoli naturali e d'insieme: salti in lungo ed in alto - con rincorsa e da fermo - eseguiti con stile perfetto. In generale, piu' che della vera ginnastica razionale, le altre squadre hanno fatto della ritmica, in gran voga attualmente in Germania e nei paesi nordici..."-.

Terminata la parentesi olimpica, il prof. Chiappero, nell'intento di proseguire il lavoro del prof. Grevi, la richiama in palestra, ma Carolina rifiuta.
Si e' poi sposata, ha lavorato presso l'INPS ed e' stata per diverso tempo consigliere dell'Associazione Azzurri d'Italia, di cui e' rimasta socia.